Roberto Corona a 360 gradi, dalla politica alla vicenda giudiziaria
Come abbiamo annunciato ieri sera il responsabile di questo sito ha incontrato l’on. ROBERTO CORONA, deputato regionale uscente e ricandidato nel PdL (nella foto il volantino elettorale che, come da prassi, Gl Press, insieme agli altri, pubblica gratuitamente visto che abbiamo sempre rifiutato pubblicità elettorale a pagamento) per le regionali del 28 ottobre. E il prossimo sarà un mese di fuoco per il deputato originario di San Marco d’Alunzio che, il 15 ottobre, vedrà aprirsi il processo, a seguito della vicenda giudiziaria nella quale è incappato e che vede parecchie novità che potrebbero ridimensionare il quadro iniziale di accuse. L’on. CORONA, con gentilezza e disponibilità, ha affrontato gli argomenti politici e giudiziari a 360 gradi… Inizierà il prossimo 15 ottobre, davanti al Tribunale di Roma, il processo nei confronti dell’on. Roberto Corona, il deputato regionale del PdL coinvolto nell’inchiesta sui rapporti tra Ascom e le società dell’immobiliarista catanese Fabio Calì. Per il parlamentare regionale originario di San Marco d’Alunzio la Procura di Roma aveva chiesto il giudizio immediato ma il decreto era stato annullato per un vizio di forma. L’on. Corona è difeso dall’avvocato Nino Favazzo, del foro di Messina e, per la consulenza, ha scelto il dott. Dario Paterniti, in passato consigliere comunale di Capo d’Orlando ed esponente di punta del PdL orlandino e provinciale. Nelle ultime settimane sono emerse alcune novità nell’ambito delle indagini che saranno svelate con l’inizio del dibattimento e con la posizione dell’on. Corona che si potrebbe affievolire di molto. Pare, tra l’altro, che talune operazioni finanziarie, inizialmente contestate dall’accusa al deputato dell’Ars, sarebbero state effettuate all’insaputa dello stesso esponente politico. Intanto Roberto Corona non si è perso d’animo ed è stato il primo ad annunciare la ricandidatura all’Ars in vista delle elezioni del 28 ottobre prossimo. Sempre candidato nel PdL, in sostegno al candidato presidente Nello Musumeci e con uno slogan ben chiaro nel volantino elettorale: “Insieme per una buona politica”. Ecco l’intervista realizzata con l’on. Corona (chiaramente D indica domanda e R la risposta). D.- Lei è entrato massicciamente e prima degli altri in campagna elettorale, con il supporto di una forte comunicazione. Perché? R.- La mia è una storia politica lunga nel tempo, prima nella Democrazia Cristiana, poi in Forza Italia e da qui nel PdL. Non ho bisogno di visibilità quindi, ma ritengo importante affermare e rimarcare la continuità del mio impegno ed assicurare la mia presenza attiva ai miei elettori. Le recenti vicende personali avevano gettato un’ombra di incertezza e ambiguità anche rispetto ai miei impegni politici futuri che volevo chiarire. D.- La sua vicenda giudiziaria l’ha danneggiata politicamente? R.- Poteva danneggiarmi molto se non avessi avuto l’opportunità di chiarire, di spiegare, a tutti, come ho fatto e sto facendo. Premetto che non sono stato accusato di reati contro la pubblica amministrazione e che i fatti contestati nulla c’entrano con la mia attività di politico e di parlamentare. Sono sereno, perché come già si evince dall’evolversi delle cose in questi mesi, risulta e risulterà del tutto evidente, specie in sede processuale, la mia assoluta estraneità ad ogni accusa e la mia buona fede tanto da essere parte lesa. L’onestà per me è un valore della vita che, per quanto mi riguarda, è trasparente e senza scheletri nell’armadio. Sono un uomo libero, non ho subito nessuna condanna e pertanto potevo essere candidato. D. - Era certo che la dirigenza regionale del PdL confermasse la sua candidatura, nonostante sull’argomento” inquisiti” vi sia una dura campagna di stampa? R.- Ero certissimo, perché la mia candidatura è stata chiesta e voluta dai coordinatori regionali del partito (senatore Mimmo Nania ed il presidente della Provincia di Catania Giuseppe Castiglione ndr), perché, come hanno ribadito loro stessi l’altro giorno, assolutamente in linea con il rigido codice etico del PdL. Il tentativo, perpetrato da nemici e avversari politici, spesso in malafede, di dipingermi come uomo di illegalità si scontra, purtroppo per loro, con la non conoscenza dei fatti e delle accuse e con l’essere digiuni di diritto. Per fortuna, pur tra mille problemi, l’Italia è un Paese in cui si può avere fiducia nella legge e nella magistratura”. D.- Come valuta la candidatura a presidente di Nello Musumeci e come caratterizzerà invece lei il suo impegno? R- “Quella di Nello Musumeci è una candidatura vincente. E’ l’uomo giusto, per la sua credibilità politica, per le sue capacità, per la sua onestà. E’ il punto d’incontro di un centro-destra che si rinnova e intende cambiare pagina in Sicilia, dopo la devastante esperienza del governo-Lombardo. Quanto a me nel rifarmi al programma del partito e dello schieramento continuerò ad impegnarmi principalmente per tutelare tutti gli interessi legittimi della provincia di Messina ed in particolare, anche per la mia esperienza, m’impegnerò sui fronti della ripresa economica e del lavoro, che sono i punti più critici, visto il momento di crisi generale”.
Giuseppe Lazzaro Edited by, giovedì 20 settembre 2012, ore 11,14.